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DSA – disturbi specifici dell’apprendimento

Problematiche nello sviluppo cognitivo

I disturbi specifici di apprendimento (DSA), sono un insieme di problematiche nello sviluppo cognitivo e nell’apprendimento scolastico, non imputabili primariamente a fattori di handicap mentale grave e definibili in base al mancato raggiungimento di criteri attesi di apprendimento (per i quali esista un largo consenso) rispetto alle potenzialità generali del soggetto. I disturbi specifici dell’apprendimento sono essenzialmente quattro: la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia; va precisato che il termine “Disturbo Specifico dell’Apprendimento” fa riferimento ad una ben precisa categoria diagnostica, identificata da precisi criteri oggettivi e valutabili, e pertanto va distinto dalla più generica espressione “difficoltà di apprendimento” che include tipologie molto diverse di difficoltà che si possono manifestare nell’ambito scolastico.
I DSA rientrano nei bisogni educativi speciali (BES), ovvero quelle particolari esigenze educative che possono manifestare gli alunni, anche solo per determinati periodi, « per motivi biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta » (Direttiva Ministeriale del 27.12.2012). Tale Direttiva riassume i BES in tre grandi sotto-categorie: quella della disabilità (tutelati dalla L.104/92), quella dei disturbi evolutivi specifici (tra i quali i DSA, tutelati dalla L.170/2010, e per la comune origine evolutiva anche ADHD e borderline cognitivi), e quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Ritornando ai DSA, La Consensus Conference dell’Istituto Superiore di Sanità (CC-ISS, 2011) definisce i DSA come disturbi che coinvolgono uno specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi infatti interessano le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:

Dislessia: disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo)
Disortografia: disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza ortografica)
Disgrazia: disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria)
Discalculia: disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere ed operare con i numeri)

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